WILD: UNA STORIA SELVAGGIA DI AVVENTURA E RINASCITA
Cheryl è una ragazza di 26 anni che si trova in un momento difficile della sua vita.
Ha bisogno di ritrovare se stessa e quindi decide di attraversare a piedi l’America lungo il sentiero di trekking “Pacific Crest Trail”.
Senza esperienza e preparazione fisica attraversa montagne, foreste, torrenti, passa dal caldo torrido al freddo estremo in solitaria, con l’unica compagnia del suo zaino che chiama “mostro”.
Un libro scritto bene, che non annoia e che mi ha appassionata dalla prima pagina all’ultima.
Un libro di avventure, di trekking, di incontri, di panorami ma anche di vita vissuta, di rabbia e di dolore.
Wild è anche un film uscito in America nel 2014 e in Italia nel 2015.
FRASI TRATTE DAL LIBRO
“Non aveva nulla a che fare con l’attrezzatura né con le calzature o la moda del trekking, niente a che vedere con filosofie di un’epoca particolare e neppure con il fatto di andare dal punto A al punto B.
Aveva a che fare soltanto con la sensazione che ti dava stare nella natura. Con ciò che significava camminare per chilometri senza altra ragione se non vedere il succedersi di alberi e prati, montagne e deserti, torrenti e rocce, fiumi ed erba, albe e tramonti. Era un’esperienza potente e fondamentale.”
“- Ti pesa la solitudine?
– Onestamente mi sento più sola nella mia vita normale che qui.”
“Sto facendo trekking!” pensai. E poi: “Sto facendo trekking sul Pacific Crest Trail”. Era proprio quello, il fare trekking, ad aver costituito il nucleo della mia convinzione che un simile viaggio fosse un’impresa ragionevole. In fin dei conti, che cos’è il trekking se non camminare? “Io sono capace di camminare!”